Negli ultimi anni, molti analisti hanno osservato come il settore automotive e quello della comunicazione online necessitino sempre più di integrazione e di innovazione.

Nel settore automotive si osservano:

  • diffidenza da parte di un cliente sempre più informato;
  • maggiore qualità del prodotto (meno necessità di intervento after sales);
  • diminuzione dei momenti di contatto con il cliente;
  • difficoltà a far percepire la qualità del servizio;
  • facile confrontabilità di prezzo.

La comunicazione video è una soluzione interessante:

  • il 78% delle persone guarda video online ogni settimana e il 55% ogni giorno (Hubspot);
  • sui dispositivi mobili, il consumo di video è aumentato di oltre il 2000% in 5 anni (Facebook);
  • sui dispositivi mobili, il tempo sui video è 5 volte di quello sulle foto (Facebook);
  • il tempo che gli utenti dedicano a consumare contenuti video su Instagram aumenta di oltre l’80% ogni anno (Instagram).

 

Per quanto riguarda invece le preferenze degli utenti:

  • il 72% dei consumatori preferisce guardare un video prima di leggere un testo relativo (Wyzowl);
  • il 54% dei consumatori preferisce guardare video online di un marchio che gli piace prima di ricevere newsletter (46%) o visualizzare immagini (41%) (Hubspot);
  • i video con durata fino a 2 minuti sono quelli che generano il maggior coinvolgimento (Wistia);
  • i video sono 2 volte più efficace per aumentare le vendite (Facebook);
  • il 44% delle aziende che utilizzano video dice che sta migliorando il suo ROI, e il 70% dice che il video genera conversioni migliori rispetto ad altri tipi di contenuti (Demand Metric & Vidyard);
  • il video è il contenuto più memorizzato una volta che una persona lo ha visto (43%) rispetto al testo (18%) o alle immagini (36%) (Hubspot).

 

Inoltre, nella nuova realtà della comunicazione:

  • gli spazi pubblicitari sono in abbondanza con sempre maggiori occasioni di contatto;
  • le informazioni sono troppe e l’utente è “obbligato” a selezionarle;
  • gli utenti non sono più spettatori “passivi” ma hanno un maggior controllo sulla comunicazione.

Alla luce di queste osservazioni serve uno strumento flessibile che possa aiutare i dealer a:

  • massimizzare la user experience di operatori e clienti;
  • valorizzare la professionalità;
  • comunicare massimizzando la pertinenza;
  • interagire in modo dinamico e immediato;
  • coinvolgere il cliente;
  • trasformare in “storia da raccontare” il proprio lavoro.

Serve dunque una vera e propria piattaforma di storytelling basato su video.